Sull'onda del successo della musica che arrivava dalla Gran Bretagna, anche in Italia, cominciarono a formarsi parecchi gruppi, che adottarono subito la moda dei capelli lunghi e dei pantaloni a zampa d'elefante portati sugli stivaletti, in perfetto stile beat. Alcuni di essi ebbero una lunga carriera, qualcuno riscuote un successone tutt'ora (vedi Pooh e Nomadi), però tutti iniziarono registrando le covers di successi stranieri. Le versioni italiane che ne derivano, ascoltate oggi, ci fanno sorridere, perchè ,quasi tutte, parlavano di cambiare il mondo e di eliminare i mali della società, semplicemente a suon di canzonette e di capelli lunghi! Tra le formazioni più rappresentative: Equipe 84, Nomadi, Ribelli, Corvi, Fausto Leali con i suoi Novelty (che nel 1965, insieme con Peppino di Capri ed i New Dada, aprì per i concerti in Italia dei Beatles),Pooh, Giganti, Quelli (poi PFM), Dik Dik, Rokes. Quest'ultimi meritano una citazione a parte poichè inglesi : in realtà incisero dischi prevalentemente in italiano, con accento british, of course!
"La follia" dei Ribelli,cover di "Friday on my mind" degli Easybeat
Mal dei Primitives con "Yeeh" versione italiana di un successo dei Young Rascals dal titolo chilometrico! The Rokes con "Che colpa abbiamo noi" cover di "Cheryl's going home" di Bob Lind ripresa anche da Sonny&Cher I Nomadi "Ho difeso il mio amore" cover di "Nights in white satin" dei Moody Blues Fausto Leali "Se qualcuno cercasse di te" versione italiana di "Funny how love can be" I Dik Dik con "Senza luce" versione italiana di "A whiter shade of pale" dei Procul Harum
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